Oggi inauguriamo una nuova rubrica: "CineDrag".
Infatti nel corso degli anni questa forma d'arte ha rappresentato uno spunto
per delle pellicole davvero straordinarie. Alcune di queste sono state coronate
da successi e riconoscimenti, altre sono passate in sordina. In certi casi si è
indagata questa forma d'arte a 360° gradi, in altri è stata usata come mero
espediente narrativo. Insomma scandaglieremo il mondo del cinema nel suo
rapporto con questo fenomeno artistico ed in parte sociale.
Non possiamo cominciare se non parlando di "Priscilla -
La regina del deserto". Si tratta di un vero e proprio cult del settore,
il maggiore esponente del genere. Basti pensare a quanti premi sono stati
assegnati a questo film, per comprenderne il valore. Andiamo però con ordine.
Priscilla - La regina del deserto viene rilasciato nel 1994.
Alla regia Stephan Elliott, il quale firma anche il soggetto e la
sceneggiatura. Questi aveva avviato già nel 1985 una dura gavetta, fatta di
diverse mansioni, al fianco di professionisti della cinepresa. L'anno
precedente aveva partorito la sua prima fatica ossia "Scherzi
maligni" ed aveva da subito mostrato una certa inclinazione per le scelte
coraggiose e le trame non convenzionali. Quel che mancava forse era un
argomento forte che con la semplicità e la forza delle emozioni, radicasse un
po' più al suolo il suo impeto creativo.
Ed allora la sua laboriosa mente concepì un intreccio che
vede per protagoniste tre Drag Queen ovvero Mitzi Del Bra, Bernadette Bassenger
e Felicia Jollygoodfellow. In
realtà Mitzi e Felicia sono due ragazzi
omosessuali e dunque questi sono i loro nomi d'arte mentre nel caso di
Bernadette, si tratta proprio di una donna transessuale che come tale conserva
anche nei panni del suo personaggio, lo stesso nome.
Le vicissitudini delle tre artiste sono innescate da una
telefonata che Mitzi riceve da una donna, la quale vuole che la Drag si
esibisca nell'albergo che gestisce, vale al dire il Lasseters Hotel Casino. Coinvolta
Felicia, amica di sempre con cui si esibisce nei bar di Sidney e Bernadette, la
quale da tempo aveva deciso di ritirarsi dalle scene, partono con quello che
loro denominano Priscilla, definendola per l'appunto la regina del deserto,
ossia un vecchio torpedone.
Il viaggio si rivela una vera avventura e nel corso di
questi si svelano gli aspetti più umani e delicati dell'essere Drag Queen. E
tramite questi si realizza una panoramica sul pianeta LGBT, per finire poi a
sviscerare ansie e paure che accomunano l'intero genere umano. Si va dunque dall'omofobia
alle relazioni umane, dall'identità di genere all'ipocrisia delle famiglie
borghesi, passando per l'amore, la voglia di riscatto fino anche a giungere al
delicato discorso della genitorialità in generale. Per spiegare al meglio dove
queste tematiche si affrontano, si rischierebbe di fare spoiler, mentre questo
è un film che deve essere goduto in ogni sua sfumatura.
Si tratta di un prodotto davvero all'avanguardia e come tale
suscitò reazioni contrastanti. In primis l'attore Tim Curry rifiutò il ruolo di
Bernadette. Quindi fu impedito alla produzione di realizzare una scena sul
monte sacro Uluru Ayers Rock, promontorio di estrema spiritualità per la
cultura aborigena. Per l'ennesima volta il mondo del cinema australiano venne
accusato di essere eccentrico e separato dal resto del globo, troppo
individualista. Eppure quando fu proiettato per la prima volta al Festival di
Cannes, fu un successo strepitoso. La critica ancora oggi lo considera un'opera
di indubbia qualità.
E i riconoscimenti non sono stati pochi. Quasi 30 nomination
fra cui 4 BAFTA e ben 11 di queste si sono tradotte in premi veri e propri: un Best
Production Design e un Best Costume agli AACTA, tre Best Makeup and Hair ai
BAFTA, un GLAAD Media Award, un Outfest, due Seattle International Film Festival
ma sopratutto il premio cinematografico più ambito, sempre per i costumi,
ovvero un Oscar.
Vedi anche:
IL CORREDO DELLA DRAG
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Ciao, sono Domenico Romano, autore dell'articolo che hai appena letto. Come potrai vedere dalla mia bio, sono uno scrittore, drammaturgo, attore, nonché grande appassionato di Drag Queen. Innanzitutto ti ringrazio per aver visualizzato il mio blog. Tempo addietro sono stato finalista di un concorso ed ho ottenuto una pubblicazione in ebook di un mio romanzo. Se vuoi aiutarmi a crescere e reputi che sia un autore valido, acquista il mio romanzo.
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