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giovedì 26 ottobre 2017

Intervista a Riccardo Remedi, Dj resident del Mamamia




Il Drag Queen Magazine da oggi vuole aprire una nuova sezione, per scandagliare al meglio il magnifico mondo delle Drag Queen. Finora ci siamo occupati delle artiste in questione, come è giusto che sia, esponendo le biografia delle esponenti più note e più talentuose del settore. Inoltre ci siamo occupati dei concorsi più importanti, intervistando le vincitrici e dando spazio a bandi e risultati ufficiali.

Chiaramente il nostro intento è quello di continuare a fare ciò ma da oggi ci apriamo anche a coloro che pur non essendo Drag Queen sono strettamente legati a questo settore da diversi anni. Lo vivono tutti giorni e lo hanno visto evolvere e per tale ragione ci interessa conoscerli al meglio ed avere loro opinioni sull'ambiente.

Oggi vogliamo partire da un esperto della musica, nonché un gran conoscitore di Drag Queen. Questi è infatti Dj Residence del Mamamia, realtà LGBT toscana entro cui è nato il Miss Drag Queen Italia. Per questo motivo egli ha visto nascere e sviluppare la manifestazione ed ha visto emergere delle future icone del settore.

Stiamo parlando del Dj Riccardo Remedi, tra i più richiesti nelle serate LGBT e non dell'Italia Settentrionale. La sua musica infatti lo ha portato al BaBy Dolls, al Babilonia, al Carmilla,  al Dress-code, all' Absolut, al Colors, al HUB, al Gay Village, al Gorgeus I'am, al Gloss di Roma , al My Keta di Pisa, al Pappafico , al Dadamaino ed ad altre tante serate. Tantissime persone che frequentano da anni il Mamamia si sono affezionate al suo stile e spesso lo seguono nei suoi spostamenti. Questa è l'intervista che Riccardo ha rilasciato per il Drag Queen Magazine.

1) Tu hai visto nascere Miss Drag Queen Italia. In tutti questi anni quanto è cambiato il modo di fare Drag? Secondo te è migliorato o peggiorato?

In effetti è vero: ne ho viste tante di Drag Queen!  Sinceramente, dalla valutazione personale che posso fare, mi sento di dire che il mondo delle Drag Queen si è evoluto. Tuttavia però ho notato che si è sviluppato anche un lato preoccupante che non amo moltissimo. Infatti con il passare degli anni le Drag tendono a dare rilevanza all'apparenza tralasciando parecchio, per non dire troppo, l'aspetto che in fin dei conti distingue questo genere di figura e lo rappresenta a pieno ovvero lo spettacolo. A mio parere una Drag deve sfoggiare abiti mozzafiato ma tuttavia deve avere anche il pregio di mettere in atto uno show  che intrattiene e trascini il pubblico che si trova davanti. Sfortunatamente, come ho detto prima, questo lato, che io ritengo di massima rilevanza, sta venendo a mancare sempre di più per lasciare sempre più spazio all'apparenza scenica.

2) Come era il livello delle concorrenti di quest'anno? Quali partecipanti ti hanno colpito di più?

Per quanto riguarda il concorso di quest'anno, a causa di impegni professionali presi in precedenza, non ho potuto seguire la regia musicale e pertanto non posso darti una valutazione dettagliata in merito. Nonostante tutto, dalle informazioni che ho acquisito, posso dirti che la manifestazione è stata di livello.

3) In quale periodo il Miss Drag Queen Italia ha lanciato secondo te le Drag migliori?

La risposta a questa domanda è parecchio complessa considerando le centinaia di concorrenti che mi sono visto sfilare davanti. Tuttavia ritengo che il primo decennio sia quello che abbia lanciato diverse Drag Queen di rilevanza che tutt'ora "calcano le scene". Questo non significa che la qualità degli ultimi anni sia venuta a mancare, anzi, come ha dimostrato anche Lady Sasha e molte altre, ci sono ancora soggetti che riescono a cogliere veramente l'essenza completa della figura che una Drag rappresenta.

4)Qual è stata la migliore Drag Queen lanciata dal Miss Drag Queen Italia?

Per questa domanda mi appello alla facoltà di non rispondere! Non mi sento di indicarne una in particolare perchè, nonostante io abbia delle preferenze, ognuna di loro ha degli aspetti che le distinguono l'una dall'altra, nel bene e nel male ovviamente.

5) Gli organizzatori di serate LGBT stanno secondo te aiutando a far emergere questa forma d'arte?

Mi rincresce parecchio dirlo, ma generalmente parlando, vedo che la stragrande maggioranza dei locali della comunità LGBT preferisce investire su altro piuttosto che sulle Drag Queen. Mi sento tuttavia in dovere di spezzare una lancia in favore del Muccassassina e di Diego Longobardi. Ritengo che questo sia uno dei pochissimi locali italiani che investe su questo genere di prodotto valorizzandone l'aspetto. Capisco che spesso un ospite o un bel cubista possa attirare più pubblico, ma credo che bisogna tenere atto del fatto che una Drag, soprattutto se resident, è parte integrante del locale, ed è quella che intrattiene il pubblico durante tutte le altre serate, dove magari non sono previsti ospiti o eventi particolari. Sarei di gran lunga più favorevole ad investire su una Drag di livello che offre uno spettacolo con le palle, piuttosto che qualche pseudo star improvvisata tirata fuori da qualche reality trito e ritrito. A buon intenditore poche parole.

6) Perché il fenomeno qui in Italia attira meno gente rispetto ad altri paesi quali gli U.S.A.?

E' impossibile paragonare gli USA con l'Italia sotto questo aspetto. Nonostante nel Bel Paese siano stati fatti enormi progressi rispetto agli anni passati, siamo ancora lontani anni luce dagli States! La comunità italiana è sempre troppo colma di pregiudizi e cattiva ilarità. Per molte persone una Drag Queen non è altro che una travestita, quando sappiamo benissimo che è tutt'altro. Una Drag è spettacolo, simpatia, arte! Questo concetto negli USA è già stato percepito da anni a differenza dell'Italia. Rimango tuttavia fiducioso.

7) A cosa attribuisci il disinteresse dei media, sopratutto della tv, rispetto al mondo Drag?

La risposta a questa domanda è molto legata a quella precedente. La TV  italiana tende principalmente a ridicolizzare la comunità LGBT piuttosto che sensibilizzarla. Vengono spesso mostrati i lati "carnevaleschi" che nella maggior parte dei casi vengono percepiti dal pubblico come un inutile eccesso. Le menti italiane sono in fase di "apertura", ma ritengo che ci vorrà ancora del tempo per far comprendere a tutti  (o quasi) che uno spettacolo di una Drag Queen non è una pagliacciata ma bensì arte, dove dietro a quella parrucca e quel vestito tempestato di strass c'è l'impegno e la dedizione di una persona che fa di tutto per offrire il massimo.

8) Cosa deve assolutamente essere e fare una Drag Queen e cosa deve assolutamente evitare?

Come ho già ripetuto diverse volte una Drag deve essere gioia per gli occhi ma anche per la mente. Una Drag deve suscitare emozioni. Una Drag deve essere professionale quanto umile. Capita spesso di trovare soggetti poco professionali che hanno ancora parecchio da imparare. Ritengo che in questi casi bisognerebbe mettere da parte l'arroganza e l'egocentrismo (cose che non portano a nulla) e dare più spazio alla voglia di migliorarsi e mettersi in gioco.

9) Inizialmente il Miss Drag Queen Italia era l'unico concorso presente sulla piazza. Col tempo ne sono nati diversi. Pensi sia stato un bene oppure no?

Miss Drag Queen Italia rimane ad oggi il concorso più importante del settore. Tuttavia non mi sento di giudicare negativamente gli altri concorsi nati in questi anni perchè ritengo siano utili a sensibilizzare e far conoscere il mondo Drag.

10) Quali sono le tue Drag Queen preferite?


Non voglio fare nomi, ma per quanto mi riguarda le Drag migliori sono quelle che mi suscitano emozioni. E posso assicurarti che ce ne sono molte.
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Ciao, sono Domenico Romano, autore dell'articolo che hai appena letto. Come potrai vedere dalla mia bio, sono uno scrittore, drammaturgo, attore, nonché grande appassionato di Drag Queen. Innanzitutto ti ringrazio per aver visualizzato il mio blog. Tempo addietro sono stato finalista di un concorso ed ho ottenuto una pubblicazione in ebook di un mio romanzo. Se vuoi aiutarmi a crescere e reputi che sia un autore valido, acquista il mio romanzo.

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