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lunedì 26 marzo 2018

#CineDrag: Paris is Burning


Continuiamo con #CineDrag, affrontando questa volta un vero e proprio documentario. Si tratta di "Paris is Burning" ed è l'opera prima di Jennie Livingston. In questo caso la Drag Queen viene indagata in un contesto più ampio ossia le "houses of New York" e il movimento "vogue".

Qual è il nesso fra queste tre realtà è presto detto. La pellicola esce agli inizi degli anni '90, ossia quando a seguito del successo di Vogue di Madonna, viene alla luce una realtà underground, fino a quel momento ai più sconosciuta. Diviene di moda infatti la vogue dance e con essa finisce sotto i riflettori l'esistenza delle houses of New York.

Negli U.S.A. esistevano dei ritrovi per tutte quelle persone LGBT che erano state allontanate dalle proprie famiglie e che spesso popolavano le strade e i quartieri più malfamati delle città. Anche perché questi ragazzi erano afroamericani e dunque vittime di una duplice oppressione.

Se da un lato infatti i bianchi ancora mostravano profonda intolleranza nei loro confronti, dall'altro la loro stessa comunità appariva chiusa ed omofoba. Queste persone, prima dell'esistenza delle houses ma anche una volta che entravano a farne parte, per sopravvivere dovevano prostituirsi.

In questi luoghi cosa accadeva? Oltre al fatto che tante persone potevano godere di un tetto sotto cui stare e dell'affetto di tanti altre persone vittime degli stessi pregiudizi, nel corso degli anni era emersa anche la volontà di esprimere se stessi tramite una forma di danza del tutto personale.

Questa forma d'arte prende il nome dall'omonima rivista perché in un primo momento consisteva nell'imitare le gesta dei grandi divi. E dopo qualche tempo divenne un ballo vero e proprio. All'interno di queste strutture venivano organizzate delle vere e proprie sfide di vouging, da cui prendono spunto i concorsi del settore, ancora oggi.

In tutto ciò cosa c'entrano le Drag Queen? All'interno delle houses of New York erano presenti, anche perché spesso erano loro a mettere su questi ritrovi e nella maggior parte dei casi erano le persone più grandi di età. Erano considerate le madri spirituali di tutti quegli emarginati.

Anche per loro venivano organizzati dei concorsi specifici e in queste strutture sono nate e cresciute delle Drag Queen diventate poi esponenti famose del settore statunitense. Nel documentario vengono intervistate Pepper LaBeija , Dorian Corey , Angie Xtravaganza e Willi Ninja, tutte Drag Queen emerse da e grazie a queste realtà.

Un documentario crudo che oltre a mostrare il disagio sociale e la lotta per la sopravvivenza, oltre a far notare quanto per queste persone danzare, trasformarsi, performare, significasse essere se stessi e sentirsi liberi, svela anche quanto col tempo all'interno delle houses venisse fuori una certa competizione e tante inimicizie.
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Ciao, sono Domenico Romano, autore dell'articolo che hai appena letto. Come potrai vedere dalla mia bio, sono uno scrittore, drammaturgo, attore, nonché grande appassionato di Drag Queen. Innanzitutto ti ringrazio per aver visualizzato il mio blog. Tempo addietro sono stato finalista di un concorso ed ho ottenuto una pubblicazione in ebook di un mio romanzo. Se vuoi aiutarmi a crescere e reputi che sia un autore valido, acquista il mio romanzo.
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