Il Drag Queen Magazine da oggi vuole aprire una nuova
sezione, per scandagliare al meglio il magnifico mondo delle Drag Queen. Finora
ci siamo occupati delle artiste in questione, come è giusto che sia, esponendo
le biografia delle esponenti più note e più talentuose del settore. Inoltre ci
siamo occupati dei concorsi più importanti, intervistando le vincitrici e dando
spazio a bandi e risultati ufficiali.
Chiaramente il nostro intento è quello di continuare a fare
ciò ma da oggi ci apriamo anche a coloro che pur non essendo Drag Queen sono
strettamente legati a questo settore da diversi anni. Lo vivono tutti giorni e
lo hanno visto evolvere e per tale ragione ci interessa conoscerli al meglio ed
avere loro opinioni sull'ambiente.
Oggi vogliamo partire da un esperto della musica, nonché un
gran conoscitore di Drag Queen. Questi è infatti Dj Residence del Mamamia,
realtà LGBT toscana entro cui è nato il Miss Drag Queen Italia. Per questo
motivo egli ha visto nascere e sviluppare la manifestazione ed ha visto
emergere delle future icone del settore.
Stiamo parlando del Dj Riccardo Remedi, tra i più richiesti
nelle serate LGBT e non dell'Italia Settentrionale. La sua musica infatti lo ha
portato al BaBy Dolls, al Babilonia, al Carmilla, al Dress-code, all' Absolut, al Colors, al HUB,
al Gay Village, al Gorgeus I'am, al Gloss di Roma , al My Keta di Pisa, al Pappafico
, al Dadamaino ed ad altre tante serate. Tantissime persone che frequentano da
anni il Mamamia si sono affezionate al suo stile e spesso lo seguono nei suoi
spostamenti. Questa è l'intervista che Riccardo ha rilasciato per il Drag Queen
Magazine.
1) Tu hai visto nascere Miss Drag Queen Italia. In tutti
questi anni quanto è cambiato il modo di fare Drag? Secondo te è migliorato o
peggiorato?
In effetti è vero: ne ho viste tante di Drag Queen! Sinceramente, dalla valutazione personale che
posso fare, mi sento di dire che il mondo delle Drag Queen si è evoluto. Tuttavia
però ho notato che si è sviluppato anche un lato preoccupante che non amo
moltissimo. Infatti con il passare degli anni le Drag tendono a dare rilevanza
all'apparenza tralasciando parecchio, per non dire troppo, l'aspetto che in fin
dei conti distingue questo genere di figura e lo rappresenta a pieno ovvero lo
spettacolo. A mio parere una Drag deve sfoggiare abiti mozzafiato ma tuttavia
deve avere anche il pregio di mettere in atto uno show che intrattiene e trascini il pubblico che si
trova davanti. Sfortunatamente, come ho detto prima, questo lato, che io
ritengo di massima rilevanza, sta venendo a mancare sempre di più per lasciare
sempre più spazio all'apparenza scenica.
2) Come era il livello delle concorrenti di quest'anno?
Quali partecipanti ti hanno colpito di più?
Per quanto riguarda il concorso di quest'anno, a causa di
impegni professionali presi in precedenza, non ho potuto seguire la regia
musicale e pertanto non posso darti una valutazione dettagliata in merito. Nonostante
tutto, dalle informazioni che ho acquisito, posso dirti che la manifestazione è
stata di livello.
3) In quale periodo il Miss Drag Queen Italia ha lanciato
secondo te le Drag migliori?
La risposta a questa domanda è parecchio complessa
considerando le centinaia di concorrenti che mi sono visto sfilare davanti. Tuttavia
ritengo che il primo decennio sia quello che abbia lanciato diverse Drag Queen
di rilevanza che tutt'ora "calcano le scene". Questo non significa
che la qualità degli ultimi anni sia venuta a mancare, anzi, come ha dimostrato
anche Lady Sasha e molte altre, ci sono ancora soggetti che riescono a cogliere
veramente l'essenza completa della figura che una Drag rappresenta.
4)Qual è stata la migliore Drag Queen lanciata dal Miss Drag
Queen Italia?
Per questa domanda mi appello alla facoltà di non
rispondere! Non mi sento di indicarne una in particolare perchè, nonostante io
abbia delle preferenze, ognuna di loro ha degli aspetti che le distinguono
l'una dall'altra, nel bene e nel male ovviamente.
5) Gli organizzatori di serate LGBT stanno secondo te
aiutando a far emergere questa forma d'arte?
Mi rincresce parecchio dirlo, ma generalmente parlando, vedo
che la stragrande maggioranza dei locali della comunità LGBT preferisce investire
su altro piuttosto che sulle Drag Queen. Mi sento tuttavia in dovere di
spezzare una lancia in favore del Muccassassina e di Diego Longobardi. Ritengo che
questo sia uno dei pochissimi locali italiani che investe su questo genere di
prodotto valorizzandone l'aspetto. Capisco che spesso un ospite o un bel
cubista possa attirare più pubblico, ma credo che bisogna tenere atto del fatto
che una Drag, soprattutto se resident, è parte integrante del locale, ed è
quella che intrattiene il pubblico durante tutte le altre serate, dove magari non
sono previsti ospiti o eventi particolari. Sarei di gran lunga più favorevole
ad investire su una Drag di livello che offre uno spettacolo con le palle,
piuttosto che qualche pseudo star improvvisata tirata fuori da qualche reality
trito e ritrito. A buon intenditore poche parole.
6) Perché il fenomeno qui in Italia attira meno gente
rispetto ad altri paesi quali gli U.S.A.?
E' impossibile paragonare gli USA con l'Italia sotto questo
aspetto. Nonostante nel Bel Paese siano stati fatti enormi progressi rispetto
agli anni passati, siamo ancora lontani anni luce dagli States! La comunità
italiana è sempre troppo colma di pregiudizi e cattiva ilarità. Per molte
persone una Drag Queen non è altro che una travestita, quando sappiamo
benissimo che è tutt'altro. Una Drag è spettacolo, simpatia, arte! Questo
concetto negli USA è già stato percepito da anni a differenza dell'Italia.
Rimango tuttavia fiducioso.
7) A cosa attribuisci il disinteresse dei media, sopratutto
della tv, rispetto al mondo Drag?
La risposta a questa domanda è molto legata a quella precedente.
La TV italiana tende principalmente a
ridicolizzare la comunità LGBT piuttosto che sensibilizzarla. Vengono spesso
mostrati i lati "carnevaleschi" che nella maggior parte dei casi
vengono percepiti dal pubblico come un inutile eccesso. Le menti italiane sono
in fase di "apertura", ma ritengo che ci vorrà ancora del tempo per
far comprendere a tutti (o quasi) che
uno spettacolo di una Drag Queen non è una pagliacciata ma bensì arte, dove
dietro a quella parrucca e quel vestito tempestato di strass c'è l'impegno e la
dedizione di una persona che fa di tutto per offrire il massimo.
8) Cosa deve assolutamente essere e fare una Drag Queen e
cosa deve assolutamente evitare?
Come ho già ripetuto diverse volte una Drag deve essere
gioia per gli occhi ma anche per la mente. Una Drag deve suscitare emozioni.
Una Drag deve essere professionale quanto umile. Capita spesso di trovare
soggetti poco professionali che hanno ancora parecchio da imparare. Ritengo che
in questi casi bisognerebbe mettere da parte l'arroganza e l'egocentrismo (cose
che non portano a nulla) e dare più spazio alla voglia di migliorarsi e
mettersi in gioco.
9) Inizialmente il Miss Drag Queen Italia era l'unico
concorso presente sulla piazza. Col tempo ne sono nati diversi. Pensi sia stato
un bene oppure no?
Miss Drag Queen Italia rimane ad oggi il concorso più
importante del settore. Tuttavia non mi sento di giudicare negativamente gli
altri concorsi nati in questi anni perchè ritengo siano utili a sensibilizzare
e far conoscere il mondo Drag.
10) Quali sono le tue Drag Queen preferite?
Non voglio fare nomi, ma per quanto mi riguarda le Drag
migliori sono quelle che mi suscitano emozioni. E posso assicurarti che ce ne sono
molte.
Vedi anche:
IL CORREDO DELLA DRAG
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Ciao, sono Domenico Romano, autore dell'articolo che hai appena letto. Come potrai vedere dalla mia bio, sono uno scrittore, drammaturgo, attore, nonché grande appassionato di Drag Queen. Innanzitutto ti ringrazio per aver visualizzato il mio blog. Tempo addietro sono stato finalista di un concorso ed ho ottenuto una pubblicazione in ebook di un mio romanzo. Se vuoi aiutarmi a crescere e reputi che sia un autore valido, acquista il mio romanzo.
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